La fragilità della Supply Chain | WEBINAR

C’è una mappa che le aziende dovrebbero sempre tenere in mano per non perdere l’orientamento, specie in tempi di crisi. È la mappa della gestione del rischio. Avere una visione complessiva dei rischi a cui si va incontro nell’esercizio della propria attività imprenditoriale è fondamentale. A maggior ragione in questa contingenza storica.

La prima operazione da eseguire nella costruzione della mappa di rischio del proprio business, sembra banale e scontato dirlo, è l’identificazione dei propri rischi di base:

✔️Rischi finanziari?
✔️Rischi legali e di prodotto?
✔️Rischi organizzativi?
✔️Rischi sul property?

“Dalla risposta a queste domande normalmente emerge una radiografia abbastanza fedele del rischio di ciascuna impresa”, ha ricordato Paiano. “Tra i rischi organizzativi ricade sicuramente l’attuale pandemia da Coronavirus. Come posso riorganizzare la mia catena del valore – fornitori, magazzino, clienti – alla luce di questa tragica situazione? Per onestà intellettuale va riconosciuto che nessuno era pronto di fronte a uno scenario di questo tipo, però chi ha tradizionalmente investito in Risk Management ha qualche chance in più di venirne a capo, probabilmente con tempi meno dilatati”.

Che di gestione del rischio si possano occupare solo le grandi aziende è una leggenda metropolitana che è necessario sfatare. “Si occupano di gestione del rischio sia le grandi imprese, che hanno risorse e team appositi, sia le piccole imprese”, ha sottolineato il consulente. “Il Risk Management è uno strumento utilissimo per ottimizzare la gestione delle nostre aziende. Farlo diventare uno strumento di lavoro quotidiano, integrarlo alle procedure interne e alle attività di routine, è una questione di cultura d’impresa non più rinviabile”.